Italia: il Forum delle famiglie contro la proposta di divorzio breve
“Oggi come negli anni passati ribadiamo il nostro ‘no’”: così Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, riguardo la proposta di ridurre ancora i tempi per il divorzio in Italia. Se già vi è stato un abbreviamento da 5 a 3 anni del periodo tra separazione e divorzio, la nuova iniziativa - ha dichiarato Belletti - è volta a trasformare “sempre più la separazione legale” in una “semplice e scomoda anticamera dello scioglimento del vincolo”. Belletti - riferisce l’agenzia Zenit - ha chiesto, a nome del Forum, “che il Parlamento, se di divorzio si deve occupare, non tenti di introdurre percorsi di ‘facilitazione’ alla rottura dei legami”, “ma costruisca finalmente una rete di servizi di protezione e prevenzione che abbia come obiettivo l’aiuto alle coppie in difficoltà a proseguire il loro cammino di famiglia”. “Non si tratta – ha affermato Belletti – di mettere i bastoni tra le ruote alle coppie che vogliono dividersi definitivamente o, addirittura, di assumere un ruolo punitivo nei loro confronti”, bensì di lottare contro “la privatizzazione delle relazioni familiari”, il vero rischio che sta correndo la società attuale. “E’ evidente – ha sottolineato Belletti – che le scelte personali sono e restano tali, ma è altrettanto evidente, oltre che costituzionale, che esse hanno implicazioni di primaria importanza per la società”. In Italia, un primo esempio di “divorzio rapido” si è avuto a Firenze, dove due sposi, lui spagnolo, lei italiana, hanno ottenuto il divorzio dopo poco più di un anno dal matrimonio. Ciò è potuto avvenire perché la coppia ha vissuto prevalentemente in Spagna, cosa che ha consentito agli avvocati della donna di applicare la legislazione iberica del 2005, che permette di chiedere lo scioglimento del matrimonio già tre mesi dopo le nozze e di ottenerlo in un periodo che va dai tre ai sei mesi. (F.C.)
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