martedì 26 gennaio 2010

Crisi/ Bagnasco: Banche e politica aiutino giovani e famiglie

Crisi/ Bagnasco: Banche e politica aiutino giovani e famiglie
Segnali ripresa ma ancora morde su occupazione e settori deboli

Roma, 25 gen. (Apcom) - L'Italia "sembra aver colto con una certa prontezza la via della ripresa", ma la crisi "ancora morde su segmenti deboli della popolazione", specialmente giovani e famiglie: è la diagnosi del cardinale Angelo Bagnasco che, aprendo i lavori del consiglio permanente della Cei, esorta banche e politica ad adoperarsi a favore di chi ha perso lavoro. "Non possiamo non sollecitare il sistema bancario ad una politica del credito che, senza farsi avventata, sappia tuttavia essere scrupolosamente più attenta alle esigenze delle aziende in affanno. E ancora, non ci resta che sollecitare la classe politica a intensificare tutti i meccanismi che possono attenuare l'angoscia di chi, in seguito a licenziamento, ha perso la propria fonte di sostentamento o è in cassa integrazione", ha detto il presidente della Cei nella prolusione del 'parlamentino' dei vescovi italiani. In particolare Bagnasco auspica "il ricentramento della politica, anche quella fiscale, sul perno delle famiglie, in particolare quelle con figli, perché da elemento di risulta, che attenua i contraccolpi negativi, diventino soggetto propulsivo di sviluppo". Bagnasco ha rilevato che la situazione economica è incamminata, in Italia, "verso una fase di prudente ma indubitabile recupero" ed il paese "oggi sembra aver colto con una certa prontezza la via della ripresa" grazie "ad una serie di salvaguardie del nostro sistema economico e finanziario complessivo" e "all'intraprendenza delle nostre imprese". Nell'analisi di Bagnasco, tuttavia, non mancano le ombre: per "una quota parte di aziende più piccole o più isolate" è stato "un periodo difficilissimo, quando non fatale", che "sta inevitabilmente pesando su alcune categorie di persone, il più spesso quelle che già in precedenza non godevano di una piena garanzia di stabilità". Più in generale, "si ha la percezione di una crisi che ancora morde su segmenti deboli della popolazione, specialmente quelli giovanili". In particolare, per l'arcivescovo di Genova, "molte famiglie sono giunte a fine anno con la consapevolezza di un peggioramento delle proprie condizioni economiche, e dunque con un aumento delle disuguaglianze". L'iniziativa della Cei che, di concerto con l'Associazione bancaria italiana, ha promosso un credito alle famiglie in difficoltà, è, pertanto la strada "su cui merita ancora insistere per cercare di attenuare i contraccolpi di una economia che non riesce purtroppo a garantire tutti", secondo Bagnasco.

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