Banche: Eurispes, per 4 italiani su 5 trascurano famiglie
ROMA (MF-DJ)--Circa l'80% degli italiani ritiene che le banche trascurino le famiglie. Sono le indicazioni che emergono dal Rapporto Italia 2010 dell'Eurispes, secondo cui il 46,4% degli intervistati dichiara di non condividere per niente l'affermazione secondo cui le banche sono sensibili nei confronti delle necessita' delle famiglie, mentre il 39,4% se ne dichiara poco convinto.
In base ai dati dell'Istituto di studi politici economici e sociali, la maggioranza assoluta considera le banche come soggetti cui rivolgersi per far fronte a spese altrimenti insostenibili per il proprio reddito e risparmio, ma non si pensa che il sistema bancario sia in grado di farsi carico pienamente dei problemi o delle necessita' dei cittadini. In particolare, l'86,1% ritiene che il sistema bancario italiano non sia in alcun modo o poco in grado di farsi carico dei problemi e delle necessita' delle famiglie (rispettivamente il 46,6% e il 39,5%); l'8,8% che sia abbastanza in grado e solo lo 0,7% molto in grado, mentre il residuo 4,5% non esprime un proprio giudizio a riguardo.
Relativamente all'onerosita' dei prestiti bancari, il giudizio degli italiani e' decisamente negativo, dal momento che la maggioranza di coloro che ha avuto accesso al credito bancario negli ultimi tre anni ritiene che il tasso di interesse applicato sia alto (45,7%). Uno su tre (32,2%) ritiene, viceversa, che il tasso di interesse applicato al prestito bancario concesso sia adeguato e poco piu' di uno su dieci (14,5%) che sia contenuto.
La qualita' dei servizi offerti dalle banche e' un ulteriore elemento rispetto al quale viene espresso un giudizio molto negativo, negativo o solo sufficiente (complessivamente il 78,4% dei cittadini, circa tre su quattro), contro il 12,3% che esprime un giudizio positivo e il 2,5% molto positivo. Tuttavia, nel 52,1% dei casi i clienti ritengono che i servizi offerti dalle loro banche siano qualitativamente adeguati alle loro esigenze (giudizio sufficiente).
In base ai dati dell'Istituto di studi politici economici e sociali, la maggioranza assoluta considera le banche come soggetti cui rivolgersi per far fronte a spese altrimenti insostenibili per il proprio reddito e risparmio, ma non si pensa che il sistema bancario sia in grado di farsi carico pienamente dei problemi o delle necessita' dei cittadini. In particolare, l'86,1% ritiene che il sistema bancario italiano non sia in alcun modo o poco in grado di farsi carico dei problemi e delle necessita' delle famiglie (rispettivamente il 46,6% e il 39,5%); l'8,8% che sia abbastanza in grado e solo lo 0,7% molto in grado, mentre il residuo 4,5% non esprime un proprio giudizio a riguardo.
Relativamente all'onerosita' dei prestiti bancari, il giudizio degli italiani e' decisamente negativo, dal momento che la maggioranza di coloro che ha avuto accesso al credito bancario negli ultimi tre anni ritiene che il tasso di interesse applicato sia alto (45,7%). Uno su tre (32,2%) ritiene, viceversa, che il tasso di interesse applicato al prestito bancario concesso sia adeguato e poco piu' di uno su dieci (14,5%) che sia contenuto.
La qualita' dei servizi offerti dalle banche e' un ulteriore elemento rispetto al quale viene espresso un giudizio molto negativo, negativo o solo sufficiente (complessivamente il 78,4% dei cittadini, circa tre su quattro), contro il 12,3% che esprime un giudizio positivo e il 2,5% molto positivo. Tuttavia, nel 52,1% dei casi i clienti ritengono che i servizi offerti dalle loro banche siano qualitativamente adeguati alle loro esigenze (giudizio sufficiente).
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