Confesercenti: una famiglia su cinque coinvolta nella perdita del posto
Una famiglia su cinque (18%), è stata coinvolta nella perdita del posto di lavoro, percentuale che sale al 23% se si prende in considerazione anche la cassa integrazione, già subita o in arrivo. «Un impatto sociale enorme», quello della crisi, sulle famiglie italiane, rileva l’Ispo, che ha curato per Confesercenti il terzo Report sul termometro della crisi. Nonostante i molti segnali che giungono da economisti e dai dati macro relativi a un’Italia verso l’uscita dal guado, «la percezione della gente è ben diversa e il 93% degli italiani si dice preoccupato per la situazione economica italiana – evidenzia il presidente della Confesercenti Marco Venturi -: la gente vive le difficoltà vere, continua a faticare ma non vede il traguardo, quindi la sfiducia è inevitabile». E, quando si tratta di mercato del lavoro, la preoccupazione sale al 94%; oltre la metà degli italiani (51%) non vede la luce in fondo al tunnel ed è convinta che tra un anno le cose non andranno meglio: è in calo infatti il trend di chi sperava in una ripresa, più corposo a settembre 2009 rispetto ad oggi. Il 59% è inoltre molto preoccupato per il proprio posto di lavoro e tale quota è in forte crescita (+10%) rispetto a ottobre 2009, data del primo report. Non a caso la principale richiesta al governo riguarda interventi in campo lavorativo e a essere molto preoccupati sono manager, liberi professionisti e impiegati. Un peggioramento generale che «preoccupa fortemente» il presidente della Confesercenti: «ci fa temere un’ulteriore contrazione dei consumi e un effetto sulla stagione turistica già in corso», dice Venturi. Se consumi e redditi delle famiglie continuano ad accumulare segni meno, peggiorerà a fine anno anche il saldo tra aperture e chiusure dei negozi, è il timore della Confersercenti
http://www.ultimenotizie.tv/notizie-economiche/confesercenti-una-famiglia-su-cinque-coinvolta-nella-perdita-del-posto.html
Una famiglia su cinque (18%), è stata coinvolta nella perdita del posto di lavoro, percentuale che sale al 23% se si prende in considerazione anche la cassa integrazione, già subita o in arrivo. «Un impatto sociale enorme», quello della crisi, sulle famiglie italiane, rileva l’Ispo, che ha curato per Confesercenti il terzo Report sul termometro della crisi. Nonostante i molti segnali che giungono da economisti e dai dati macro relativi a un’Italia verso l’uscita dal guado, «la percezione della gente è ben diversa e il 93% degli italiani si dice preoccupato per la situazione economica italiana – evidenzia il presidente della Confesercenti Marco Venturi -: la gente vive le difficoltà vere, continua a faticare ma non vede il traguardo, quindi la sfiducia è inevitabile». E, quando si tratta di mercato del lavoro, la preoccupazione sale al 94%; oltre la metà degli italiani (51%) non vede la luce in fondo al tunnel ed è convinta che tra un anno le cose non andranno meglio: è in calo infatti il trend di chi sperava in una ripresa, più corposo a settembre 2009 rispetto ad oggi. Il 59% è inoltre molto preoccupato per il proprio posto di lavoro e tale quota è in forte crescita (+10%) rispetto a ottobre 2009, data del primo report. Non a caso la principale richiesta al governo riguarda interventi in campo lavorativo e a essere molto preoccupati sono manager, liberi professionisti e impiegati. Un peggioramento generale che «preoccupa fortemente» il presidente della Confesercenti: «ci fa temere un’ulteriore contrazione dei consumi e un effetto sulla stagione turistica già in corso», dice Venturi. Se consumi e redditi delle famiglie continuano ad accumulare segni meno, peggiorerà a fine anno anche il saldo tra aperture e chiusure dei negozi, è il timore della Confersercenti
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