lunedì 21 giugno 2010

Alloggi sociali per le famiglie europee più povere


Alloggi sociali per le famiglie europee più povere

Questo è quello che ci vuole, secondo la IUT, in accordo con quanto riporta il Sicet, affinché si possa far fronte ad una della più grandi crisi finanziarie dal 1929 che ha innescato in molti Paesi una vera e propria crisi abitativa. Per la UIT serve quindi un piano di rinascita per incrementare l’offerta di alloggi a canone accessibile e compatibile con le famiglie che sono diventate rispetto al periodo precrisi più povere a causa della perdita del lavoro che spesso purtroppo va a coincidere con la perdita della casa.
Secondo la International Union of Tenants occorre mettere a punto su scala continentale un piano di sviluppo di alloggi sociali in affitto anche in virtù del fatto che, così come è facile notare, il mercato privato delle locazioni non è riuscito ad assorbire quella che è una enorme e crescente domanda sociale di case accessibili.

Per la la IUT da un lato l’Europa è in grado di rappresentare ed esercitare un grande potere economico, industriale e politico nei confronti del resto del mondo, ma dall’altro c’è una fetta crescente della popolazione che in questo momento non ha garanzie di vita che possano definirsi umane e dignitose. Avviare un piano di rinascita di edilizia sociale, tra l’altro, oltre a contrastare la crisi abitativa in una fase congiunturale come quella attuale significherebbe anche dare impulso e rilancio al ciclo economico.

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